ho ricevuto e letto una copia del tuo articolo sull'episodio alquanto "sgradevole" avvenuto a Vescovado di Murlo ai danni di due signore che ho avuto l'occasione di conoscere qualche tempo fa e di incontrare piu' volte. Devo dire che per me, che provengo da una città di provincia del Nord-Est dalle dichiarate "simpatie" leghiste , sottilmente "xenofoba" e con una cultura di fondo ancora molto chiusa e maschilista, mi è sembrato quasi di aver trovato l"Eden" in terra di Toscana, ma mi sbagliavo! E ci rimango male. E sono abbastanza delusa sia per quanto riguarda la mia storia personale sia, ora , per lquella della collettività. E' mai possibile che nell'Anno 2000 e piu' ci si debba "vergognare" della propria vita affettiva e privata? Francamente non pensavo che si potesse arrivare a tanto nei confronti della realtà femminile. Ma, mi chiedo, se si fosse trattato di due "maschi"omosessuali e conviventi?
Comunque hai fatto bene a fare "pubblicità" all'accaduto, bisogna scriverne e parlarne molto, poichè secondo me è l'unica arma di difesa nei confronti dell'"IPOCRISIA" sotterranea e penetrante al punto di "armare" la mano della violenza (poichè anche lo "spregio" è comunque una forma di violenza):
Brava, se posso, voglio dirtelo!! Ho sempre "invidiato" il mestiere del giornalista! Pat Pepi
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