venerdì 25 maggio 2012

I love languages

Quando ho scoperto di voler studiare le lingue, e poi di poterle parlare, è stata una rivelazione. E' stato come divenire un'altra persona. Perché questo accade: ci si trasforma e si assume una fondamentale diversità quando ci si immerge in una lingua che non è la nostra.
Credo di essermi innamorata di quello che oggi è mio marito anche perché parlavamo inglese e francese insieme, quando ci siamo incontrati. Lo facciamo ancora molto spesso, passando da una lingua all'altra agilmente. Ed è di nuovo trasgressione e barriere superate, complicità e gioco continuo.
Ieri sera ho incontrato una signora molto simpatica, Luisa. All'inizio abbiamo parlato in italiano, ovviamente. Poi, quando un'amica comune ha fatto presente che anche lei parla inglese molto bene, siamo passati a comunicare in inglese. E lei si è trasformata. ha sorriso molto, mostrando una ottima capacità linguistica. Ho scoperto che ha insegnato inglese tanti anni. Ha viaggiato spesso in Inghilterra. Lei dimostra proprio quello che volevo dire: una lingua è un mondo, una cultura, una realtà che ci fa evadere altrove solo perché ha suoni e codici diversi. Da anni ormai il fatto di conoscere diverse lingue mi apre nuove possibilità. Dal piacere di comunicare viaggiando in Europa fino all'attività di insegnante, che adoro. Posso dire che so fare in realtà solo tre cose: so scrivere, insegnare e parlare le lingue. Del resto, è tutta comunicazione. E comunicare è splendido e vitale, fa parte di me e del mio mondo da sempre.
Non so se il progetto che ho in mente prenderà forma, ma di certo condividere queste tre capacità che ho sviluppato negli anni di studio sarebbe bello.In fondo, vedo ogni giorno i progressi di coloro che mi scelgono per migliorare le loro qualità linguistiche. Ed è una grande soddisfazione insegnare a persone che non sapevano affatto una lingua e che poi pian piano ne carpiscono le basi, la struttura, i suoni. E' gratificante, esaltante sentire le frasi che riescono dire dopo solo pochi mesi di lezioni.
Un mio studente mi ha chiesto tempo fa ''Ma non ti annoi a fare sempre le stesse cose?'' No, non mi annoio perché ne vedo i risultati. Se avessi persone non motivate, come accade a volte nelle classi grandi, sì, mi annoierei. Sarebbe come avere un lavoro inutile. Ma non è il mio caso.
Appuntamento in queste pagine per nuove idee di lingue et languages...

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